Racconigi – Per un determinato periodo erano stati separati e la moglie aveva avuto una relazione con un altro uomo il quale però, anche dopo il riavvicinamento dei coniugi, aveva continuato incessantemente a cercare la donna per convincerla a tornare con lui. In seguito all’ennesimo messaggio alla moglie, A.L. decise che era arrivato il momento di chiarire la situazione e per questo si recò sotto casa di F.T. a Racconigi insieme alla moglie e al fratello. Il chiarimento però non si è concluso nel modo sperato e A.L è imputato adesso al tribunale di Cuneo per lesioni e omissione di soccorso in seguito ad incidente stradale. Il pomeriggio del 6 febbraio 2016, dall’appartamento di Racconigi scesero F.T e il padre. “Discutevano in modo acceso – ha riferito in aula M.L. fratello dell’imputato – poi F.T. ha dato uno schiaffo a mio fratello che ha reagito restituendo lo schiaffo e poi hanno continuato a picchiarsi. Io mi ero tenuto in disparte con il padre di F.T. ma quando ho cercato di intervenire per separarli, quell’uomo mi ha puntato un coltello da cucina alla gola e minacciava di ferirmi se mio fratello non se ne fosse andato”. È a questo punto che A.L. salì di corsa in auto e facendo retromarcia investì sia il fratello che il padre di F.T. “Mi sono rotto delle costole nell’urto – ha proseguito il teste – e mentre ero a terra mi sono preso anche un calcio in faccia dal padre del ragazzo, ma sono riuscito a salire in auto e ce ne siamo andati. Mio fratello mi disse che investirmi era il male minore in quel momento: vedendo il coltello aveva deciso che dovevamo andarcene in fretta”. Sentito l’ultimo teste, l’udienza è stata rinviata al 29 marzo per la discussione e la sentenza.