A Milano uno Stradivari sparisce: furto con richiesta di riscatto, ma c’è qualcosa di più. C’è un passato da ritrovare, con cui confrontarsi per tornare a suonare, perché la musica è tutto perciò “va difesa ad ogni costo”.
È una vicenda in cui viene coinvolta Camilla, conduttrice di una rubrica dal titolo fin troppo esplicito “Segreti e misteri”. A sua volta trascina nelle indagini Tancredi, commissario al momento sospeso dal servizio per una costitutiva fragilità psicologica che tuttavia non lede la stima di cui gode presso i superiori. Al momento i due non vanno oltre la condivisione delle corse nel parco di prima mattina, però è evidente che non sono reciprocamente indifferenti l’uno all’altra, nonostante nessuno dei due faccia il primo passo.
La loro storia si intreccia con la ricerca del violino che costringe a ritornare al passato di Aaron Schneider, acclamato concertista pure lui fragile, quasi indifeso e ingenuo. È un violino che ha salvato la vita a suo nonno nel campo di concentramento, poi ha custodito un segreto su una misteriosa “rosa di carta” che è poi anche a fondamento del mistero sconvolgente della sua stessa vita.
Nel trio svetta Camilla, l’unica che dimostri lucidità nelle situazioni, nonostante qualche sbandamento sentimentale. È lei a incoraggiare i due personaggi maschili, Aaron e Tancredi, nei loro passi, a farsi spalla e insieme riceverne le confessioni. L’autrice sta dalla sua parte, abile però nell’intrecciare le loro storie lasciandole sempre in sospeso al momento giusto per poterle riprendere più avanti.
Il suono del vento
di Cristina Origone
Golem
15 euro