E finalmente Brexit è arrivata al capolinea.
È durata quattro anni e mezzo, cinquantaquattro mesi, oltre milleseicentoquaranta giorni la telenovela britannica, con puntate ad intensità decrescente e un finale non proprio esaltante. Alla fine ultimi protagonisti sono stati i pesci, quelli che nuotavano nei mari attorno al Regno Unito, prede ambite dei pescherecci europei, francesi in particolare. È finita con il duello sui mari tra due attori non protagonisti: Emmanuel Macron contro un redivivo ammiraglio Horatio Nelson, interpretato da uno scarmigliato Boris Johnson, giunto stremato alla fine di una lunga battaglia.
Chi ha vinto non si sa ancora bene, probabilmente ne escono ammaccati tutti gli europei, su entrambe le sponde della Manica, ma di sicuro hanno perso i pesci, vittime dell’ultima contesa, destinati a finire nei mercati di mezzo mondo. Il 57% nell’Unione Europea, con Francia e Olanda in testa e l’Irlanda a pari merito con USA e Cina sommati insieme. Più indietro l’Italia, grazie anche al Mediterraneo “mare nostrum”, almeno ancora per un pezzo, Turchia permettendo.