Si erano già incontrati Almaz e Pedro: “due disperati, diversamente disperati”. Lei archeologa, vedova, “madre dolorosa” di un figlio menomato e per la malattia che la sta portando alla morte. Lui giudice: ha perso prima la moglie poi il figlio perché aveva pestato i piedi ai narcotrafficanti. Due destini crudeli consumati ai poli opposti del pianeta. Un nuovo improbabile caso, cui il lettore dà volentieri credito quale espediente narrativo per l’avvio dell’intera vicenda, li fa ritrovare nelle strade di Gurgussum sulla costa eritrea del Mar Rosso. Pedro ha un solo scopo: scovare e uccidere l’assassino del figlio che lì si è rifugiato.
Comincia così il libro di Giampiero Viale che, a leggerlo rapidamente, sembra un soggetto da film d’azione: un uomo si mette sulle tracce di un omicida. Ha i suoi motivi per scovarlo e ucciderlo. Il viaggio è costellato di incontri fino all’epilogo… ma è proprio qui che la trama del film si inceppa, perché quello scopo è rimesso in discussione prima da Almaz, poi da altri personaggi “minori”.
E allora al lettore non resta che cercare un’altra strada per avvicinarsi al romanzo. È quel “mal d’Africa” che, confessa l’autore, lo guida a rendere giustizia a quell’angolo di terra e traspare chiaro nei momenti in cui le pagine sembrano quasi guida a luoghi e ambienti. La descrizione dei mercati, delle chiese, dei monasteri, della natura, delle stesse persone appare segnata da intensa partecipazione.
Su questo elemento più descrittivo si innerva la riflessione etica. La vendetta è cercata da Pedro come atto liberatorio. Almaz fa da contraltare. Gli ricorda quanto il gesto sarebbe inutile. Ad accrescere la confusione di Pedro arrivano occasioni di incontro col sacerdote copto, con la fede semplice e profonda di altri personaggi. E lui si “sente svuotato, fragile nel corpo e nell’anima”.
Stessa confusione quando si trova l’omicida a portata di coltello. È il momento della scelta e di nuovo Almaz ritorna nella sua mente.
Una passione per l’Africa non può dimenticare il passato coloniale. E su questo Viale non è tenero. Il dolore, la rabbia per la morte del figlio fanno tutt’uno con analoghi sentimenti quando i romanzo si concede un’incursione su quel che ha lasciato la Storia.
Il libro può essere richiesto direttamente all’autore contattando il 345.774.7429 oppure all’indirizzo giamvi@yahoo.it. L’incasso sostiene iniziative solidali rivolte ai bambini di strada in Brasile.
Almaz. Danzando con le stelle
di Giampiero Viale
15 euro