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Martedì 5 novembre 2024

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Dalla Regione 41 milioni di euro per le Rsa

Un piano di sostegno economico straordinario per le residenze socio-assistenziali e socio-sanitarie piemontesi

La Guida - Dalla Regione 41 milioni di euro per le Rsa

Cirio-sostegno Rsa

Torino – “In questo momento in cui cerchiamo, il Governo da una parte e la Regione dall’altra, di aiutare chi rischia di non farcela, non possiamo dimenticare queste realtà, perché esse curano i nostri anziani, i nostri malati, i nostri disabili e abbiamo, quindi, il dovere di intervenire in modo straordinario”.

Con queste parole il presidente della Regione Alberto Cirio ha annunciato oggi, venerdì 18 dicembre, l’adozione di un piano di sostegno economico dell’ammontare di 41 milioni di euro destinati alle residenze socio-assistenziali e socio-sanitarie piemontesi, per fronteggiarne la grave crisi economica determinata dall’emergenza Covid.

A compromettere la tenuta finanziaria delle strutture due fattori, che il presidente ha definito “un danno emergente” ed “un lucro cessante”. Per “danno emergente” si intendono i nuovi oneri, ossia le spese aggiuntive che le Ra e le Rsa hanno dovuto sostenere in questi mesi per fronteggiare e contenere l’epidemia, cui si è aggiunto un “lucro cessante”, ossia i mancati introiti derivanti dalla sospensione degli inserimenti in struttura di nuovi ospiti.

Del fondo di 41 milioni di euro, “stanziati – ha precisato Cirio – come intervento una tantum straordinario attraverso un Ddl approvato un’ora fa dalla Giunta”, beneficeranno oltre 1.800 strutture residenziali disseminate su tutto il territorio piemontese, nelle quali trovano accoglienza 52.000 persone e nelle quali operano 40.000 lavoratori.

Di queste, 772 sono strutture per anziani (con 29.000 lavoratori e 40.000 ospiti), 418 per disabili (con 6.000 lavoratori e 6.000 ospiti), 311 per pazienti psichiatrici (con oltre 2.000 lavoratori e quasi 3.000 ospiti), 227 per minori (con circa 1.900 lavoratori e oltre 2.000 ospiti) e 82 per le dipendenze (con oltre 900 lavoratori e oltre 1.200 ospiti).

Alle strutture accreditate saranno destinati 30 milioni di euro, derivanti dal bilancio del Fondo sanitario regionale grazie ai risparmi fatti dalle aziende sui territori per la continuità assistenziale non effettuata a causa del Covid: 19,5 milioni di euro saranno spalmati in modo retroattivo sul 2020, mentre 10,5 milioni di euro finiranno sul 2021.

Alle strutture autorizzate andranno, invece, 10 milioni di euro di risorse regionali: 6,3 derivanti da una nuova entrata legata alla neonata legge regionale sulle grandi derivazioni idroelettriche; 2 milioni attraverso il fondo per l’edilizia sociale e 1,8 milioni di euro attraverso il fondo dirigenti della Regione Piemonte.

Tutte le strutture potranno, inoltre, accedere alle agevolazioni previste dal Fondo di garanzia di Finpiemonte per risolvere il problema della liquidità, mentre lo stanziamento di un ulteriore milione di euro permetterà alle 26 aziende pubbliche di servizi alla persona, che accolgono circa 3.000 ospiti, di essere esentate dal pagamento dell’Irap.

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