Cuneo – Il mondo delle organizzazioni professionali agricole attende risposte e soprattutto risorse sugli interventi a sostegno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi legata alla pandemia e all’emergenza sanitaria: dopo l’iniziale apprezzamento per la definizione della Misura 21 del Psr (in sostanza, destinare parte dei fondi europei gestiti dalla Regione per il primario 2014-2020 e non ancora spesi ai settori più in crisi attraverso interventi straordinari), ora le associazioni vanno in pressing sulle istituzioni per chiedere l’incremento dei fondi disponibili, per il comparto zootecnico (in particolare i bovini da carne), il florovivaismo e l’apicoltura.
“È quanto mai necessario che la Regione aumenti la dotazione finanziaria per soddisfare tutte le domande”, è la presa di posizione dei vertici regionali di Coldiretti, che sottolinea l’urgenza di sostenere chi alleva bovini, che invece rischierebbe di non ottenere il sostegno previsto perché i fondi destinati non sono sufficienti. Proprio la zootecnia è tra i comparti messi maggiormente in crisi dalla chiusura dei ristoranti, che rappresentano un importante canale di commercializzazione dei pregiati tagli della Piemontese.
“Grazie alle nostre sollecitazioni dei giorni scorsi, è stata compiuto un primo, fondamentale passaggio, che ha permesso di superare la criticità legata alle modifiche al bando attuate in corsa dall’assessorato all’agricoltura – spiegano Roberto Moncalvo e Bruno Rivarossa -, ma ora serve un ulteriore sforzo per far sì che tutte le 6.600 imprese che hanno presentato domanda possano ricevere, in misura integrale, quanto spetta loro.
Sulla questione dei fondi Psr e sull’efficienza nella loro gestione si batte da mesi Confagricoltura Piemonte: “Sulle risorse del Piano di sviluppo rurale siamo a una spesa intorno al 55% sul periodo 2014-2020, mentre altre zone del Paese sono al 70%, per non parlare degli altri Stati. La capacità di spesa è troppo bassa, non riusciamo a sfruttare e investire questi fondi, di cui l’agricoltura ha invece bisogno, soprattutto in questo periodo: servono bandi impostati in modo più efficace e nuove politiche per rispondere alle esigenze del settore. Le nostre organizzazioni sono a disposizione per aiutare le istituzioni nella programmazione”.