Isabel Allende non ha bisogno di presentazioni. Ci ha regalato personaggi femminili unici e con le sue storie ha sconfinato dal Cile agli Stati Unite, dalla Spagna all’Oriente, instancabile autrice, donna e combattente, in equilibrio tra femminismo e femminilità. Il suo è un modo di intendere i rapporti umani e di vedere il mondo, un patto per la giustizia, una lotta per l’emancipazione delle donne e per tutti gli oppressi e gli emarginati del sistema. Qui si ferma e racconta se stessa, raccogliendo alcune riflessioni scaturite durante la pandemia. Con il suo stile unico e fluido, intreccia i grandi temi dell’attualità incentrati soprattutto sul ruolo e le complessità della donna, con i tratti più intimi della propria personalità e della propria storia personale e familiare e in ogni passaggio troviamo dei richiami alle storie che dal 1982 ci hanno accompagnato e con uno sguardo rinnovato vengono nuovamente condivisi. È lo sguardo di una donna matura mai arresa, che sa guardare al passato, al dolore, agli accadimenti con grande amore e passione. È lo sguardo di chi prova gratitudine per ciò che ha vissuto, anche quando comporta il convivere con le assenze più dolorose. Uno sguardo che non dimentica la complessità e la bellezza dell’essere donna anche con le difficoltà dell’oggi. È lo sguardo di chi dalla vita si aspetta ancora qualche stupore, non importa dall’età e della propria storia. Capiamo così cosa possa significare vivere e amare in età non più giovanile e come il cambiamento, al tempo stesso, sia un flusso continuo di rinascita.
Donne dell’anima mia
di Isabel Allende
Feltrinelli
15 euro