Cuneo – Dal 1970 è al servizio di chi opera in agricoltura, da mezzo secolo difende le colture e il reddito dalle avversità del meteo e dalle calamità: festeggia 50 anni il Condifesa Cuneo, consorzio di difesa per i risarcimenti dei danni causati dal maltempo alle produzioni ortofrutticole e alle loro strutture (serre e reti antigrandine), oltre agli allevamenti. Il meccanismo è quello assicurativo, con l’obiettivo di mantenere sostenibili i premi pagati dai soci: da una parte con il potere contrattuale dei molti aderenti, dall’altra attraverso il ricorso a fondi pubblici statali e comunitari a sostegno dell’agricoltura. A questi ruoli, negli anni, si sono accompagnate anche altre forme di sostegno al comparto agricolo, dalla viticoltura all’assistenza tecnica ai cassoni per lo stoccaggio.
Il gruppo fu costituito da circa 80 agricoltori il 13 dicembre 1970: oggi ne fanno parte 3.500 imprese agricole, che apprezzano sempre più il ruolo del consorzio, soprattutto di fronte alle bizzarrie del meteo a causa dei cambiamenti climatici. Lo confermano anche i numeri dell’operatività: i volumi assicurati sono passati dai 214 milioni di euro del 2015 ai 270 milioni dello scorso anno (26% in più) e negli ultimi cinque anni i premi assicurativi pagati sono aumentati del 38%. Tutto questo, nei decenni, è avvenuto sotto il controllo di una classe dirigente che ha creduto nel consorzio: il primo presidente Federico Dallorto, poi figure storiche come Giuliano Sacchetto e Lorenzo Bergese, oltre agli ex direttori Luigi Taricco e Giovanni Carlo Laratore. L’attuale presidente è Michele Quaglia, mentre l’incarico di direttore è affidato a Roberto Bernardi.