In una risoluzione adottata il 24 novembre scorso, il Parlamento europeo chiede all’UE e agli Stati membri di affrontare e porre fine al problema dei senzatetto entro il 2030.
Si tratta effettivamente di una precaria situazione di vita che riguarda più di 700.000 persone in Europa che ogni notte si ritrovano senza un tetto sotto cui dormire. Un fenomeno in crescita da dieci anni a questa parte di più del 70%.
Il diritto all’alloggio è considerato un diritto umano fondamentale e in quanto tale non puo’ essere ignorato. Le ricadute economiche e sociali della pandemia di Covid 19 hanno inoltre ulteriormente aggravato la situazione, con un aumento, in quasi tutti gli Stati membri, delle difficoltà di accesso ad alloggi dignitosi e a prezzi accettabili.
Eurostat ha, al riguardo, aggiornato le statistiche sulla percentuale della popolazione che spende il 40% o più del reddito disponibile per l’abitazione, mettendo in evidenza il tasso di onerosità eccessiva dei costi abitativi.
A fronte di una media europea, nel 2020, del 9,6% della popolazione, troviamo ai primi posti la Grecia, con il 39,5% della popolazione, seguita dalla Bulgaria con il 17,9%, dalla Danimarca con il 14,7% e dalla Germania con il 14,2%. L’Italia si colloca al di sotto della media europea, con un tasso dell’8,2% della popolazione. Al primo posto Malta con una percentuale minima dell’1,7%.