Torino – Identificare, confermare rapidamente i casi, minimizzare il rischio di contagi, ridurre l’impatto della pandemia sui servizi sanitari e la mortalità. Sono questi i punti chiave del Piano pandemico operativo Covid 19 presentato oggi dalla Regione Piemonte. Un piano aggiornato che passa attraverso alcuni punti chiave: l’adeguamento dei servizi di psicologia alle esigenze connesse con la epidemia, la rimodulazione dell’offerta di screening oncologici, lo sviluppo della campagna vaccinale di prevenzione dell’infezione, l’adeguamento delle strutture di riabilitazione post Covid. Tra i punti fondamentali anche l’incremento dei posti di terapia intensiva e semintensiva nella rete ospedaliera. Da febbraio il Piemonte contava 327 posti in terapia intensiva, ora ce ne sono 614, più i 300 posti dello Stato del piano Arcuri. In totale nei prossimi mesi si conta quindi di avere 1073 posti. Presentato anche il Piano vaccinazione Covid. La partenza è fissata per fine gennaio. Nella prima fase (195.000 dosi) sarà vaccinato tutto il personale sanitario (120 mila dosi) e delle Rsa (75 dosi) compresi gli ospiti (45 mila), poi il personale scolastico e delle Forze dell’Ordine (30 mila) e a seguire tutto il resto della popolazione. 50 giorni il tempo di completamento della prima fase, con richiamo tra il 19° e il 23° giorno dalla prima somministrazione. Ventotto i punti di somministrazione individuati sul territorio regionale, quattro in provincia di Cuneo: a Mondovì, Verduno, Cuneo e Savigliano.La somministrazione del vaccino sarà operata 7 giorni su 7 da team formati e composti ognuno da un medico, 4 infermieri, 4 OSS e 4 addetti amministrativi.