Centallo – “Facevo il controllo delle camere come ogni giorno; nella stanza di T. M. sentii uno strano odore. Poiché nella struttura è vietato fumare, ho controllato meglio sotto il letto e ho trovato un borsone con dell’erba”. Questo il racconto che il responsabile della società che a Centallo gestisce un centro di accoglienza per richiedenti asilo ha fatto al giudice in merito al ritrovamento, avvenuto il l5 luglio 2019, all’interno della struttura, di un borsone con circa 150 grammi di marijuana. Il teste ha riferito di aver visto il ragazzo ghanese seduto sul letto con una bustina tra le mani: “Gli ho chiesto di consegnarmela e ho visto che era dello stupefacente. Con i piedi cercava di spingere sotto il letto un borsone e gli chiesi di mostrarmi anche quello: all’interno c’era dell’altro stupefacente”. Mentre il responsabile chiamava i Carabinieri, il giovane raggiunse il tetto attraverso una finestra della mansarda e cercò invano di nascondersi dietro un comignolo. I militari lo trovarono e senza opporre altra resistenza T. M. si consegnò ai Carabinieri. Oltre a quella ritrovata nella stanza, al giovane venne sequestrata altra droga che aveva nelle tasche, in totale circa 150 grammi di marijuana. L’ accusa ha chiesto una condanna a otto mesi e 3.000 euro di multa, mentre la difesa ha chiesto il contenimento della pena. Il giudice ha condannato T. M., che ora è irreperibile, a otto mesi e 2.000 euro di multa.