Il Covid 19 sta cambiando le nostre vite, le nostre abitudini, i nostri rapporti sociali e il nostro modo di lavorare.
Dall’inizio della pandemia, più di un terzo dei lavoratori europei pratica lo “smart working” e lavora da casa. Una situazione che non solo crea squilibrio fra vita privata e vita professionale, ma puo’ anche mettere in pericolo la salute stessa del lavoratore.
Per far fronte a questo nuovo fenomeno e per una maggiore tutela dei lavoratori, la commissione occupazione e affari sociali del Parlamento europeo ha adottato, ad inizio dicembre, una proposta di risoluzione per chiedere che il “diritto alla disconnessione” diventi un diritto fondamentale e venga garantito da tutti gli Stati membri. Significa il diritto di spegnere gli apparecchi digitali al di fuori delle ore di lavoro, di contrastare la cultura “dell’essere sempre connesso” e contattabile dal datore di lavoro e significa proteggere anche la salute mentale dei lavoratori. Non è cosa da poco se si considera l’evoluzione degli strumenti di lavoro nei prossimi anni, al di là della pandemia di Covid 19.