Cuneo – Con l’accusa di tentato omicidio si è svolto a Cuneo il processo a carico di N. M., accusata di aver colpito al petto con due coltellate il compagno D. P. L., la sera dell’11 settembre 2019. Dopo l’ennesimo litigio tra i due, ex tossicodipendenti e con una difficile relazione in corso, l’uomo aveva preparato la borsa e stava per andarsene dall’appartamento, quando proprio sulla porta di casa, sentì un urlo e si girò. Fece appena in tempo a vedere la donna che correva verso di lui e si ritrovò con i due coltelli piantati nel petto. È stata la vittima a raccontare ai giudici il momento dell’aggressione: “Dopo avermi colpito, ha estratto i coltelli e ho sentito lo sfiato del cuore, e vedevo che a ogni respiro perdevo sangue, poi sono svenuto sbattendo la testa contro il muro. Ricordo la vicina di casa che era accorsa sentendo le grida che mi teneva la mano, anche la mia compagna era lì che piangeva”. In aula ha testimoniato anche la vicina che era accorsa subito sul luogo del ferimento: “Li sentivo bisticciare tutti i giorni, quella sera ho sentito un lamento forte e sono uscita sulla scala trovando D. P. L. a terra che mi chiedeva di aiutarlo perché stava morendo”. Un altro vicino ha riferito in aula di aver sentito l’uomo che batteva sulla porta urlando imprecazioni e poi silenzio per qualche minuto, dopodiché ha sentito le urla di N. M.: “L’ho sentita che gridava aiuto, aiuto, cosa hai fatto? chiama qualcuno”. L’udienza è stata rinviata al 9 gennaio per ascoltare altri testimoni.