Cuneo – Anche la Polizia di Stato dà qualche consiglio per evitare brutte sorprese con gli acquisti via web, valido tutto l’anno e ancora di più in questo periodo per i regali. La Polizia postale e delle comunicazioni scende in campo a protezione dello shopping on line, in questo periodo di lockdown in cui il moltiplicarsi delle transazioni aumenta anche il rischio di truffe, che attraverso canali virtuali possono sottrarre denaro reale.
Lo scopo è garantire il più possibile la sicurezza in rete, la tutela dei dati personali, la protezione da frodi e rischi negli acquisti sulle piattaforme di commercio elettronico, dove possono inserirsi soggetti senza scrupoli con pratiche fraudolente. Tanto che se segnalazioni e denunce (comprese quelle ricevute su www.commissariatodips.it) sono praticamente raddoppiate in un anno. Finora nel 2020, nell’area di competenza del Compartimento Polizia postale Piemonte e Valle d’Aosta, sono stati registrati 204 casi di frodi da e-commerce, sia per navigatori “occasionali” ma anche per quelli più assidui. A conferma che, anche in rete, il rischio è sempre dietro l’angolo.
Ecco allora qualche consiglio per tutelarsi, nel “decalogo” della Polizia postale. Anzitutto, per quanto possa sembrare banale, è bene dotarsi di software e antivirus recenti, per evitare di essere vulnerabili dal punto di vista tecnico.
Occorre anche verificare il più possibile l’affidabilità e le condizioni generali della piattaforma su cui si sta scegliendo o acquistando, cercando i siti ufficiali (e anche le app, dove disponibili) dei produttori e dei rivenditori.
L’affidabilità si può riscontrare anche da recensioni e informazioni sul venditore: altri utenti che già hanno avuto problemi possono mettere in guardia dalla scelta, e di solito i commenti e i feedback negativi circolano velocemente in rete.
Viene anche segnalata l’importanza di preferire carte ricaricabili, tanto più quando vengono chiesti più dati: con un limite di disponibilità si riesca di perdere al massimo quella cifra e non ulteriore denaro, in caso di truffa.
Altro consiglio: controllare i dati, perché un negozio on line deve avere gli stessi riferimenti di uno fisico (magari dando anche un’occhiata sul sito Agentrate).
Attenzione massima, poi, ai tentativi di recupero di dati personali attraverso messaggi ingannevoli, il cosiddetto phishing (via mail con link “tarocchi”) o smishing (via sms o altri sistemi di messaggistica).
Va poi prestata attenzione alla “leva” dell’acquisto d’impulso, con offerte speciali, sconti, stock limitati e simili: spesso dietro simili annunci si nasconde anche qualche venditore non corretto.
Allo stesso modo, gli annunci più strutturati possono essere più affidabili.
In ogni caso, la prima regola è quella di prestare massima attenzione, essere vigili e anche diffidenti: non sempre quello che si presenta come un ottimo affare, “da cogliere al volo” e per gli “ultimi pezzi” a “prezzi stracciati”, lo è.