Cuneo – Il passo della Gardetta (2.437 m s.l.m.), nel cuore delle Alpi Cozie tra le valli Maira, Stura e Grana, potrebbe diventare punto di riferimento per un nuovo percorso di valorizzazione delle “strade bianche” di alta montagna. L’altopiano omonimo è un’area di eccezionale valore paesaggistico e naturalistico, censita come “zona di protezione speciale e patrimonio geologico italiano”: il richiamo turistico, sportivo e ambientale sarebbe assicurato.
Ne sono convinti i sindaci delle tre valli, i rappresentanti delle relative Unioni montane e il presidente della Provincia, Federico Borgna, che lunedì 30 novembre ha ospitato un incontro in videoconferenza per dare la possibilità agli amministratori locali di confrontarsi su un progetto di richiamo turistico internazionale e sostenibile sull’esempio di altre esperienze positive, come la Via del Sale tra Limone e Monesi. Per il passo della Gardetta sono ipotizzati cinque ingressi e due percorsi che potrebbero intersecarsi: il primo da Pietraporzio (valle Stura) a Canosio (valle Maira) e il secondo del colle Fauniera da Pradleves (valle Grana), Demonte (valle Stura) e Marmora (valle Maira).
Promotori dell’iniziativa sono stati Marco Borgogno (ex sindaco di Borgo San Dalmazzo) e Mariano Allocco (ex presidente Comunità Montana Valle Maira) che hanno ottenuto la collaborazione di Pietro Pandiani (già segretario comunale di Cuneo. Da valutare quale tipo di turismo si vorrà promuovere (mountain bike, e-bike, fuoristrada…) nell’ambito di un progetto che riguarda un’intera area montana (e non solo una strada) e per il quale sarà fondamentale raggiungere un’unità d’intenti, come hanno sottolineato tutti i partecipanti.
Borgna: “La Provincia svolge soltanto il ruolo di coordinamento di area vasta e si mette a servizio dei Comuni coinvolti perché saranno loro i protagonisti e i gestori del progetto, se decideranno di realizzarlo”.
“Ringrazio il presidente Borgna – commenta Marco Borgogno – di avere aderito ad una idea fantastica e di averci convocato alla riunione in veste di normali cittadini, sia pur amministratori di lungo corso. Vi era da sondare la disponibilità dei sindaci dei comuni interessati per valutare “in primis” la loro volontà. Saranno loro, secondo questo proponimento, coloro che dovranno trovare l’accordo per realizzare un progetto vantaggioso per il turismo montano dell’intera provincia, che potrà allargarsi ad altri percorsi. Sarà la Provincia a coordinare questa azione”.