Non è proprio confortante lo scenario che l’autore delinea per il mondo del lavoro nelle prime pagine. Circa il 30% delle attività svolte da larga parte degli occupati in un prossimo futuro potrebbe essere affidato all’automazione. L’evoluzione demografica dà motivo di prevedere un mondo sempre più “anziano”. La globalizzazione è ben lontana dall’equa divisione della ricchezza. Senza contare poi aspetti non direttamente attinenti a questo argomento, come la questione climatica e la stessa recente crisi sanitaria di portata planetaria (che il libro, per la verità, non mette in conto per motivi editoriali). Difficile immaginare il futuro ma, dice l’autore, “è di questa capacità di immaginazione che c’è bisogno”.
Si avvia così l’analisi dell’argomento che si struttura in tre passi. Un primo momento cerca di descrivere il quadro in cui ci si muove tenendo in considerazione particolarmente la situazione italiana. L’automazione ne è la cifra distintiva, perciò al rapporto tra macchine e occupazione si dedica questo primo capitolo. La convinzione che, probabilmente, “i vantaggi di lungo termine saranno superiori agli svantaggi di breve termine” in questa analisi non esclude la consapevolezza che chi vive oggi questa trasformazione non ne è certo confortato.
Il secondo capitolo guarda al cambiamento in termini culturali. Se la questione del lavoro si gioca sulle competenze da mettere sul mercato, è però sempre meno chiaro cosa serve saper fare e quindi anche i percorsi formativi. Per altro il posto di lavoro è segnato dall’incertezza in termini temporali. Si richiede dunque un diverso atteggiamento: “non è più un contratto conquistato, ma una relazione con un contesto che va incessantemente coltivata”.
L’ultimo passo guarda alle linee di un “progetto responsabile”. Se ogni sistema produttivo è frutto di un sistema di valori, sarà importante riflettere sulle opportunità offerte dalla moderna tecnologia, dalle possibilità di cooperazione e collaborazione che vada a imporsi sul principio della concorrenzialità.
Il lavoro del futuro
di Luca De Biase
Codice
15 euro