Sembra proprio che i giorni del consumismo esasperato e dell’”usa e getta” stiano entrando in una fase di declino. La consapevolezza infatti della necessità, per la salute del Pianeta e dei consumatori, di passare ad un’economia sostenibile e circolare, ha portato il Parlamento europeo ad adottare, il 25 novembre scorso, una risoluzione volta a promuovere una cultura del riuso e della riparazione e a sostenere i negozi dell’usato e i riparatori locali.
La motivazione della risoluzione recita infatti :”Dobbiamo porre fine all’obsolescenza prematura dei prodotti inserendola nella lista nera delle pratiche commerciali sleali e rendendo la durata della garanzia legale proporzionata alla durata di vista prevista, stabilendo un vero diritto alla riparazione…”
Sembra ormai abbastanza chiaro che esista una domanda pubblica di maggiore impegno nel campo della sostenibilità : secondo un sondaggio di Eurobarometro il 77% dei cittadini UE preferirebbe riparare i propri dispositivi piuttosti che sostituirli e il 79% ritiene che i produttori degli apparecchi digitali dovrebbero essere tenuti a commercializzare articoli più facili da riparare o da sostituire nelle singole parti.