Piemonte – Con l’uscita del territorio piemontese dalla zona rossa e l’ingresso in fascia arancione da domani, domenica 29 novembre, riapriranno nella nostra regione i negozi al dettaglio di tutte le categorie merceologiche, i centri estetici, le toelettature ed i mercati.
Accanto alle linee guida nazionali, la Regione Piemonte ha, però, introdotto – in collaborazione con esperti ed epidemiologi e in accordo con le associazioni di categoria, le Prefetture e gli enti locali – alcune regole di comportamento regionali, come la possibilità di fruire degli orari di apertura fino alle 22. Mercati e centri commerciali potranno, infatti, essere aperti al pubblico dalle 5 alle 22, per spalmare l’orario di vendita su più ore ed evitare code e assembramenti.
Centri commerciali e outlet resteranno, però, chiusi nel week-end (ad eccezione di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole presenti al loro interno) e durante l’apertura settimanale dovranno misurare la temperatura all’ingresso e garantire il controllo costante sul numero massimo di persone presenti dentro gli spazi.
In collaborazione con i Comuni e la Polizia Municipale verranno anche intensificati i controlli nei mercati per evitare assembramenti.
Restano valide per tutte le attività commerciali le misure già adottate in passato per contenere i contagi: obbligo di indossare la mascherina, lavaggio frequente delle mani da parte degli operatori, il mantenimento delle distanze per evitare assembramenti, la rilevazione della temperatura.
Tutti i locali dovranno, inoltre, predisporre un’adeguata cartellonistica, ben visibile dall’esterno, indicante il numero massimo di persone possibili all’interno del locale: per quelli fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori. Per locali di dimensione superiori, l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili. Sono consigliate prenotazioni tramite telefono, programmi digitali, quali App o siti web, per ridurre la gestione delle code.
In zona arancione resta, comunque, vietato uscire dal proprio Comune di residenza e dalla Regione, se non per motivi di lavoro, studio, urgenza, salute. Possibile, invece, spostarsi liberamente all’interno del proprio Comune senza autocertificazione.
Ancora chiusi bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie, che possono svolgere solo attività da asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze