Cuneo – È stato giudicato con rito abbreviato ieri, giovedì 19 novembre, al Tribunale di Cuneo M.E.R., l’uomo residente a Manta che il 6 luglio del 2019 accoltellò la sua ex convivente e la figlia 20enne di quest’ultima. L’uomo era stato arrestato in flagranza di reato; dopo essersi recato a Villanovetta di Verzuolo dove vivevano le due donne, M.E.R aggredì la figlia della sua ex compagna colpendola più volte con un coltello al petto e alla schiena davanti alle figliolette. La donna era riuscita ad arrivare fino al balcone e chiedendo aiuto si è calata sul balcone sottostante per sfuggire all’aggressore. Le grida della donna avevano intanto attirato l’attenzione degli altri condomini e della madre della ragazza che in quel momento era fuori casa. Appena la vide l’uomo le si avventò contro ferendola al collo con lo stesso coltello mentre le ripeteva che sua figlia era morta. Grazie all’aiuto dei vicini, l’uomo è stato fermato e subito arrestato dai Carabinieri che erano intervenuti sul posto. Le due donne, che avevano riportato ferite gravi ma fortunatamente non in pericolo di vita, vennero subito soccorse e curate all’ospedale. Davanti al giudice Sabrina Nocente e al pubblico ministero Alberto Braghin, l’uomo difeso dall’avvocato Chiaffredo Peirone ha chiesto il rito abbreviato ed è stato condannato alla pena di 8 anni quattro mesi e dieci giorni di carcere.