Ceva – A bordo del proprio scooter stava andando da Ceva a Massimino insieme ad un’amica, quando su un rettilineo della statale del colle di Nava, la Panda che le precedeva avrebbe inchiodato bruscamente: “ho cercato di schivarla – ha riferito in aula N.P., la giovane cebana alla guida del motorino – spostandomi verso il centro della strada ma l’ho colpita sul lato posteriore sinistro”.
Nonostante indossassero entrambe il casco, le due ragazze riportarono ferite molto gravi e il conducente della Panda, L.L., è ora a processo con l’accusa di lesioni a seguito dell’incidente stradale accaduto nell’agosto del 2018. La conducente riportò ferite molto serie al femore, alla tibia e all’omero, dopo il ricovero in ospedale dovette stare sulla sedia a rotelle per due mesi e per altri due mesi portare le stampelle. All’amica che viaggiava con lei andò anche peggio: M.A. perse la vista da un occhio, riportò varie fratture al volto e si ruppe una vertebra. L’assicurazione dell’uomo le pagò 10mila euro per le spese mediche, ma sono ancora in trattative per il risarcimento.
A chiamare i soccorsi sarebbe stato un automobilista che procedeva dietro di loro. Quando giunsero sul posto, i Carabinieri fecero una multa al conducente dell’auto: la vettura su cui viaggiava era sottoposta a sequestro, “quando siamo arrivati sul luogo dell’incidente – ha riferito il Carabiniere chiamato a deporre – l’auto di L.L. era parcheggiata a bordo della strada con due ruote fuori dalla carreggiata”.
Il processo è stato rinviato al 26 novembre per ascoltare altri testimoni.