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Lunedì 23 dicembre 2024

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Estorce soldi ad una commerciante spacciandosi per un agente della Polizia, condannato

Si è concluso al tribunale di Cuneo il processo per estorsione in cui era imputato E.D.C., cittadino italiano, condannato a 1 anno e 8 mesi di reclusione

La Guida - Estorce soldi ad una commerciante spacciandosi per un agente della Polizia, condannato

Dronero – Si è concluso al tribunale di Cuneo il processo per estorsione in cui era imputato E.D.C. cittadino italiano residente in provincia di Milano. Nel gennaio del 2018 l’uomo avrebbe contattato telefonicamente una commerciante di Dronero spacciandosi per agente di Polizia, chiedendole una contributo per la Polizia di Stato, ricevendo in cambio una rivista. La donna, accettò e iniziò a ricevere le riviste, “all’inizio  – aveva riferito al giudice quando è stata ascoltata nella precedente udienza – erano importi di circa 80 euro, ma poi le cifre salirono, staccai alcuni assegni per 100 euro, ma mi ero insospettita e decisi di rifiutare le successive riviste”. A quel punto però la donna venne contattata da un sedicente avvocato che, con toni molto poco gentili, le intimava di pagare 2900 euro con bonifico veloce per disdire l’abbonamento. La donna impaurita dal tono ultimativo si recò in banca, ma per sua fortuna trovò un’impiegata che le fece notare che il pagamento che voleva fare era sospetto poichè il codice per il bonifico era di un conto postale. La commerciante a quel punto richiamò l’uomo per dirgli che non avrebbe pagato la somma richiesta, “si arrabbiò molto – ha detto la donna in aula – e mi disse che nel giro di mezz’ora sarebbero venuti a pignorarmi il locale. A quel punto decisi di andare dai carabinieri e sporgere denuncia”. Nel chiedere la condanna dell’imputato a 1 anno e 9 mesi di reclusione e alla multa di 2mila euro, il pubblico ministero ha ribadito che quella perpetrata ai danni della commerciante non era una semplice truffa, ma una vera e proppria minaccia. Secondo l’avvocato di difesa però sarebbe mancata la prova certa della responsabilità del suo assistito, individuato esclusivamente poichè intestario del conto Poste pay su cui avrebbe dovuto essere fatto il versamento. Il giudice ha accolto la richiesta dell’accusa condannando E.D.C. alla pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione e 350 euro di multa.

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