Mentre la Commissione europea rende pubbliche le problematiche prospettive dell’economia nell’Unione Europea, la Francia gira il coltello nella piaga e cerca una valutazione economica di una vita umana.
Si scopre così che lo Stato francese valuta la vita di una persona 3 milioni di euro e che con la prima ondata dei primi 30 mila morti Covid è andato perso il 4% della ricchezza nazionale (PIL). Una perdita da confrontare con la caduta del 20% del PIL per la sospensione delle attività lavorative dovuta al confinamento nel corso della prima ondata.
Forse è a questi calcoli che si riferiscono oggi quelli che ritengono prioritaria l’economia sulla salute. Magari è anche a questo che pensavano – se pensavano – i “governatori “ della Liguria Toti col suo sciagurato tweet sugli “improduttivi” o quello della Sardegna quando ha deciso di aprire le discoteche in estate.