Cuneo – Uno studio sul bacino del fiume Tanaro, volto ad evidenziare le criticità attuali e ad individuare possibili interventi per contrastare e contenere gli effetti di nuovi eventi alluvionali. È quanto propongono di realizzare gli amministratori del Cebano e dell’alta Val Tanaro, in collaborazione con il Politecnico di Torino e le Università degli Studi di Torino e di Parma.
Il progetto è stato presentato questa mattina, martedì 10 novembre, durante un incontro tra i sindaci di Ceva, Vincenzo Bezzone, di Garessio, Ferruccio Fazio e di Ormea, Giorgio Ferraris e i vertici della Fondazione Crc (il presidente Giandomenico Genta, il vice Ezio Raviola ed il consigliere di amministrazione Davide Merlino).
Lo studio in oggetto interesserà il bacino idrografico del Tanaro, per un totale di circa 800 kmq, dalle pendici del Monte Marguareis fino a valle di Ceva, comprese le valli Corsaglia, Casotto e Mongia: una vasta porzione di territorio che in 30 anni è stata colpita da ben 5 alluvioni (1994, 2000, 2011, 2016 e 2020), con gravi conseguenze in termini di vite umane perdute e di danni economici.
Durante l’incontro i sindaci hanno anche ringraziato la Fondazione Crc per il sostegno garantito ai loro territori con il Bando Emergenza Alluvione 2020, promosso da LVIA e sostenuto anche dal Gruppo Intesa Sanpaolo, iniziativa che in un mese ha messo a disposizione delle zone alluvionate un milione di euro.