Si è delineato il 5 novembre scorso un primo accordo provvisorio fra Parlamento europeo e Consiglio dei Ministri sul legame fra erogazione dei fondi europei e rispetto dello stato di diritto.
È un passo importante fatto dalle Istituzioni europee per progredire nel difficile negoziato per il futuro bilancio pluriennale dell’Unione e per difendere i valori dell’Unione.
L’accordo raggiunto prevede, infatti, l’istituzione di un meccanismo di condizionalità che permette all’UE di fermare il finanziamento ai Governi non solo in caso di corruzione o di uso improprio delle risorse europee ma anche quando non vengono rispettati valori quali la libertà, la democrazia e il rispetto dei diritti fondamentali. Inoltre, il meccanismo concordato prevede anche una protezione dei benificiari finali dei fondi, in modo tale che non debbano essere puniti per gli errori e le deviazioni dei loro Governi.
Ora il compromesso concordato dovrà essere adottato formalmente dalle due Istituzioni, ma si può fin da ora apprezzare la tenacia del Parlamento europeo al riguardo.