“Ci portiamo dentro i nostri ricordi e loro vengono fuori quando ripensiamo a cose che hanno segnato la nostra vita”, annota l’autrice nel settembre 2018. È questa esperienza a reggere l’esile struttura di questo libro denso di pensieri e ricordi. Esile perché di fatto l’autrice non va alla ricerca di un’organizzazione definitiva. Piuttosto è un diario dell’anima esposto senza mediazioni, segnato dalla memoria come tesoro da custodire, ma anche da donare.
La prima parte ha un’impostazione autobiografica, ma anche in questo caso l’autrice sembra più attenta a descrivere emozioni piuttosto che ancorarle a date. Della famiglia di origine coglie i legami profondi che si intrecciavano, i valori semplici e forti in cui cresceva. Eppure non nasconde che “quando uscivo da quel portone io mi sentivo libera”. Non è da leggere come rivolta, bensì quale naturale atteggiamento di una giovane che, pur rispettando la famiglia, sente il bisogno di allargare i propri orizzonti.
Il lavoro in fabbrica comporta per lei l’impegno in difesa dei diritti propri e di tutti gli operai. Di qui la militanza attiva nel sindacato, lei che confessa essere “nata idealista”. Poi il matrimonio, le due figlie. Tappe che scandiscono la vita dell’autrice e la segnano fino alla malattia.
E qui prende il via la seconda parte costruita come uno zibaldone di pensieri postati su Facebook. In queste nuove pagine si fa esplicito il senso del titolo. Registra con amarezza la mancanza di solidarietà, mentre “abbiamo bisogno di abbracci e affetto per sentirci ancora parte di una società, di una comunità”.
Più volte ritorna sulla propria malattia, sempre però con uno sguardo pieno di vita. Dopo la seduta di chemioterapia e la visita alla zia bloccata nel letto di ospedale, annota “i fiori sono sbocciati solo in questi giorni”. Poco dopo ancora in ambiente ospedaliero si preoccupa di ricordare uno per uno i sorrisi che ha incrociato. E non le manca mai la forza di attendere e sognare il domani, “però ci andrei a fare un giretto con quelle gru a sentire il sole caldo sulla pelle e l’odore del mare”.
Domani ci sarà un bel sole
di Barbara Belliardo
Nerosubianco
12 euro