Cuneo – Partecipare alla Messa o andare in chiesa sono motivi di spostamento autorizzati e giustificabili attraverso autodichiarazione nelle zone rosse come quella cuneese. I luoghi di culto rimangono aperti e le celebrazioni delle Messe continuano. Lo scrive il vescovo di Cuneo e di Fossano Piero Delbosco in una lettera inviata ai sacerdoti e ai diaconi nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 5 novembre, in cui ha definito le modalità da seguire per continuare le celebrazioni dopo essersi consultato con la Prefettura. In quanto al momento, riferisce il vescovo, non è giunta alcuna comunicazione ufficiale alle diocesi da Roma, né dalla Cei né dal governo.
“Anche se siamo in zona rossa – scrive il vescovo -, dal Dpcm si deduce: i luoghi di culto rimangono aperti; non si prevede un divieto di celebrare le sante Messe con la partecipazione del popolo”, vanno rispettate le normative già in vigore. Poi “i fedeli possono visitare chiese e partecipare a funzioni religiose nel proprio comune; qualora debbano certificarne il motivo, si può indicare la terza opzione prevista dal modulo ‘altri motivi ammessi dalle vigenti normative’, specificando ‘visita in chiesa’ o ‘funzione religiosa’”. Continuano la confessione e la distribuzione della comunione ai malati seguendo le regole sanitarie. Sono invece sospese se non è possibile farle in streaming tutte le attività pastorali come i gruppi giovanili, la preparazione al matrimonio, gli incontri biblici e i consigli pastorali. Sono invece sospese le attività in presenza degli oratori, in analogia con i centri sportivi. Le Curie diocesane continuano a funzionare regolarmente.