Dopo un “tiramolla” durato giorni, con uscita anticipata di bozze poi più volte modificate, è arrivato nella notte tra martedì e mercoledì il nuovo Dpcm (al momento non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale). Le nuove misure entreranno in vigore da giovedì 5 novembre e saranno valide fino al 3 dicembre.
La principale novità riguarda la divisione del paese in zone. A fianco di disposizioni estese a tutta Italia, infatti ci saranno divieti e regole diverse a seconda delle aree: zone rosse (livello di rischio alto), arancioni (intermedio) e verdi (più sicure). Solo nelle prossime si saprà in quale categoria è collocata ogni regione, che sarà calcolata valutando l’indice Rt e altri 21 criteri (decisione che ha scatenato le proteste dei governatori, che chiedevano misure omogenee per tutto il territorio nazionale). Le regioni rischio lockdown sarebbero Piemonte, Lombardia, Alto Adige, Valle d’Aosta e Calabria, le specifiche dovrebbero per la nostra regione dovrebbero arrivare nella giornata di oggi (mercoledì 4). L’andamento sarà valutato ogni settimana dal Ministero della Salute, ma la permanenza in una o nell’altra categoria sarà valida per minimo 15 giorni.
Obbligo di mascherina
A livello nazionale ribadito l’obbligo di indossare sempre la mascherina sia nei luoghi chiusi che in quelli all’aperto ad eccezione dei casi in cui sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento dalle altre persone.
In tutta Italia coprifuoco dalle 22 alle 5
Dalle 22 alle 5 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi. Torna quindi l’autocertificazione, fondamentale per uscire di casa dopo le dieci di sera.
Bar e ristoranti chiusi alle 18
Confermata come da precedente Dpcm la chiusura di bar e ristoranti alle 18 con possibilità di effettuare consegne a domicilio o attività da asporto fino alle 22.
È consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto
Attività sportive o motorie all’aperto consentite, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.
Stop a palestre e piscine
Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.
Sospese gli spettacoli aperti al pubblico e vietate feste, sagre e convegni
Vietati gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto. Confermato lo stop per sale giochi, sale scommesse, sale bingo, casinò, sale da ballo, discoteche e locali assimilati. Vietate anche le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, anche quelle dopo le cerimonie civile e religiose. Fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. Sono vietate le sagre, le fiere di qualunque genere. Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza.
Sospese mostre e chiusi musei
Sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.
Per le Superiori didattica digitale al 100%, mascherine per Elementari e Medie
Per le scuole Superiori attività didattica digitale per una percentuale del 100%. Per Elementari e Medie didattica in presenza, ma con uso obbligatorio delle mascherine.
Trasporto pubblico al 50%
A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale con esclusione del trasporto scolastico dedicato è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50%.
Centri commerciali chiusi nel fine settimana
Nelle giornate festive e prefestive chiuse le medie e grandi strutture di vendita, ad eccezione di farmacie, punti di vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
Nelle zone rosse divieto di spostarsi se non per motivi di lavoro o salute, ristoranti, bar e negozi chiusi, didattica a distanza
Nelle Regioni che si collocano nel livello di allerta più alta sarà vietato lo spostamento in entrata e in uscita dalla Regione ma anche all’interno del territorio (salvo che per motivi di lavoro, necessità o urgenza); chiusi i negozi al dettaglio (tranne alimentari, farmacie, edicole) e i mercati di generi non alimentari); stop anche a bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie (consentita solo ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22, quella da asporto); aperti parrucchieri e barbieri; sospese le attività sportive (anche nei centri all’aperto); consentito svolgere passeggiate in prossimità della propria abitazione rispettando il metro di distanza e con obbligo di mascherina, ammesso anche lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale; attività scolastica in presenza per scuole dell’Infanzia, Elementare e Prima Media.