Ronchi – Per i lavoratori della logistica al magazzino dello stabilimento Michelin di Cuneo è annunciata una giornata di sciopero, dalle 6 di giovedì 5 alle 6 di venerdì 6 novembre, proclamata dalla Filt Cgil provinciale: l’iniziativa riguarda i 109 lavoratori della società Rekeep SpA (ex Manutencoop facility management, con sede nel bolognese e con 17.000 dipendenti).
“Molteplici le motivazioni che hanno portato la Filt Cgil e i lavoratori, al termine di una partecipata assemblea sindacale il 31 ottobre, a dichiarare questa giornata di lotta – si legge nella nota diffusa dall’organizzazione sindacale -. Motivazioni che risalgono all’origine stessa del cambio appalto, avvenuto in più tempi a partire da marzo 2020 quando, nonostante gli accordi sottoscritti con le parti sociali, la società ha proceduto ad applicare il contratto multiservizi all’interno del perimetro logistico, creando disparità retributive e normative tra lavoratori che lavorano fianco a fianco. Altro motivo di contestazione è legato agli spostamenti del personale, gestiti in modo unilaterale e apparentemente punitivo, in assenza totale di formazione preventiva e specifica, con conseguente assunzione di lavorazioni e metodi di carico differenti che espongono i lavoratori coinvolti ad un aumento di rischi e di incidenti. Per fronteggiare il malessere diffuso tra i dipendenti e le ripetute sollecitazioni sindacali al confronto, la Rekeep aveva preso l’impegno di discutere con tutte le categorie di un contratto integrativo, impegno conclusosi con l’ennesimo tentativo di introdurre in modo indiscriminato il contratto del multiservizi, dividendo i lavoratori per mansione e semplificando in modo estremo le diverse professionalità presenti nell’azienda, senza risolvere il problema dei carichi di lavoro, dei turni e delle buste paga. Un’azione di lotta quella dei lavoratori, che chiedono alla Rekeep, dal primo giorno del cambio appalto, il rispetto del contratto merci e logistica, delle professionalità acquisite, del lavoro in sicurezza e soprattutto in serenità, come avvenuto nel recente passato in un sito che da sempre è una eccellenza produttiva della provincia cuneese”.