Nella ricca Europa crescono i poveri, anche tra chi lavora.
Nel 2018 vivevano in condizioni di povertà il 9,4% dei lavoratori occupati, oltre un punto percentuale in più di dieci anni prima.
È complessa la mappa della povertà di chi lavora: in parte la determinano i livelli molto differenziati dei salari minimi previsti per legge. Si va dai 1706 e 1680 euro rispettivamente in Irlanda e Olanda ai 311 euro della Bulgaria ai 451 dell’Ungheria.
Anche se questo non corrisponde ai salari reali e va rapportato tra l’altro al costo della vita, resta il fatto di un’Unione anche a questo proposito poco unita e ci vorrà molta più equità per rimediare.
Anche per evitare nella “pacifica” Europa guerre tra poveri.