Cuneo – È stato celebrato ieri il funerale di Olindo Baruffaldi, per 15 anni, primario di ortopedia e traumatologia al Santa Croce di Cuneo. Aveva preso servizio nei primi anni Sessanta, esattamente nel 1964, dopo essersi formato a Padova, la sua città natale, e con lui sono cresciute generazioni di medici e da lui sono stati curati migliaia di cuneesi. Era stato all’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna poi nella Clinica Ortopedica di Genova.
A La Guida in occasione della consegna nel 1996 della medaglia d’oro per i 50 anni di laurea in medicina e chirurgia ricordava: “Il mio è il ricordo di tanto, impegnativo lavoro – dice – quando sono venuto al Santa Croce di Cuneo nel ’64 ero l’unico primario di ortopedia e traumatologia della provincia.Affrontavo, con la mia équipe, circa 1000 interventi all’anno, seguivo 5.000 ricoveri, e nell’ambito dell’attività ambulatoriale, risolvevo, con i colleghi casi di piccola traumatologia. Fra i vari interventi chirurgici mi sono occupato anche di allungamento degli arti, per correggere i danni causati dalla poliomelite oggi fortunatamente debellata. Ero impegnato 60 ore alla settimana. Il martedì, giovedì e sabato c’erano le sedute operatorie. Ho affrontato tutto questo con passione, perché mi sentivo realizzato, perché facevo ciò che avevo sempre desiderato. Non si può scegliere una attività del genere per calcolo economico. Ci vuole l’ispirazione giusta. Ancora adesso, a 74 anni, studio, mi informo ed effettuo interventi”.
È stato autore anche di diversi testi universitari di ortopedia. Nel 1997 era stato insignito della carica di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.