Revello – Quando il 18 marzo del 2016 l’auto della signora C.G. venne urtata sul fianco destro dalla vettura di M.M. che non aveva rispettato lo stop, poco fuori Revello, la signora non indossava la cintura di sicurezza ed è per questo, stando a quanto dichiarato dal perito in aula, che la donna riportò delle fratture e dei traumi alla cervicale che si protrassero per circa 150 giorni. È per questo motivo che il ragazzo è stato processato con l’accusa di lesioni colpose gravi. “Se quel giorno la signora avesse indossato la cintura – ha dichiarato in aula il perito incaricato dal tribunale – il trauma sarebbe stato di lieve entità, con una prognosi di 10-15 giorni, la prescrizione del collare per 5 giorni e antidolorifici e miorilassanti per qualche giorno”. La signora venne anche multata per il mancato utilizzo della cintura; “dovevo percorrere solo due chilometri in auto – ha dichiarato la donna – e colpevolemente non le ho messe”. Alla prossima udienza fissata per il 21 dicembre ci sarà la discussione e la sentenza, ma alla luce di quello che è emerso dall’istruttoria, il pubblico ministero ha già annunciato che chiederà l’assoluzione per l’imputato, colpevole sì del sinistro, ma non della gravità delle lesioni riportate dalla signora.