Prato Nevoso – Con l’accusa di lesioni personali si è aperto al tribunale di Cuneo il processo a N. E. A., un giovane ligure, che insieme a un gruppo di amici era andato a Prato Nevoso per festeggiare il capodanno 2018. La sera del 31 dicembre, mentre erano intenti a preparare la cena nell’appartamento del residence che avevano affittato per alcuni giorni, erano arrivati altri tre amici: nella stanza erano circa in quindici ed entrando i tre ragazzi avevano lasciato la porta socchiusa. Lì per lì nessuno si era accorto che al seguito degli ultimi arrivati era entrato anche un ragazzo che nessuno conosceva e che se ne stava in piedi, con gli occhi sbarrati a fissare tutti. Quando si sono resi conto che nessuno del gruppo conosceva quel ragazzo, cominciarono a domandargli chi fosse e cosa ci facesse lì. “Alle nostre domande non rispondeva e ci fissava con gli occhi sbarrati – ha riferito M. N., uno dei ragazzi presenti alla festa -, ho avuto una sensazione di paura e angoscia che cresceva. Poi si è appoggiato ai mobili della cucina e teneva le mani dietro la schiena. Poteva avere un coltello, una pistola, non lo potevamo sapere”. In questa situazione forse il ragazzo ha fatto qualche passo verso il gruppo ed è allora che N. E. A. gli ha sferrato alcuni pugni in pieno volto. Lo sconosciuto non ha reagito ed è caduto a terra; il gruppo di amici allora lo ha soccorso, cercando di rialzarlo e di metterlo a sedere in attesa che arrivassero i Carabinieri e l’ambulanza che avevano chiamato. Anche gli altri amici che hanno testimoniato in aula hanno riferito di aver provato una sensazione di angoscia e pericolo di fronte a quello sconosciuto; “una nostra amica era scappata dalla stanza per lo spavento, forse per questo N. E. A. perso dall’impulso di difesa lo ha colpito al volto”, ha detto A. C. Alla prossima udienza fissata per il 2 marzo verranno ascoltati G. S., lo sconosciuto che venne preso a pugni, e l’imputato.