La Guida - L'informazione quotidiana in Cuneo e provincia

Domenica 22 dicembre 2024

Accedi a LaGuida.it per leggere il giornale completo.

Non hai un accesso? Abbonati facilmente qui.

Assolto dall’accusa di violenza privata “l’uomo del Settecento”

L'episodio era avvenuto nel marzo 2019 a Savigliano, dove l'uomo è molto conosciuto e invita i ciclisti a rispettare l'area pedonale

La Guida - Assolto dall’accusa di violenza privata “l’uomo del Settecento”

Savigliano – Si è concluso con un’assoluzione il processo all’uomo del ‘700, l’ex guardia forestale M. Z. che a Savigliano si aggira in abiti d’epoca nella zona pedonale di corso Roma, invitando i ciclisti a rispettare la zona pedonale e ad attraversare la zona del molo a piedi. L’8 marzo 2019 l’uomo era stato denunciato per violenza privata da una giovane donna; secondo l’accusa l’uomo del ‘700, con modi poco cavallereschi, l’avrebbe prima afferrata per un braccio mentre lei in sella alla bici era ferma sul marciapiede a telefonare, e poi si sarebbe piantato davanti alla ruota anteriore della bici per intimarle di scendere dal mezzo, aggiungendo al tutto una frase ingiuriosa. La ragazza, finita la chiamata, è scesa dalla bici e se ne è andata, ma più tardi si è ripresentata in corso Roma con il fidanzato il quale, secondo un teste della difesa, avrebbe insultato e minacciato M. Z. per le parole rivolte alla fidanzata; “temendo per la mia incolumità – ha detto l’imputato in aula – l’ho lasciato parlare e poi ho chiamato i Carabinieri”.
Quando sono arrivati i militari hanno preso le denunce di entrambi i protagonisti della vicenda. Secondo l’accusa l’uomo avrebbe effettivamente ecceduto nell’episodio in questione, andando al di là delle proprie competenze nel cercare di far rispettare la viabilità in quella zona pedonale.
Il solo fatto di essersi posto davanti alla ruota per impedirne il transito configura il reato contestato e per questo il pubblico ministero ha chiesto la condanna a quattro mesi. Secondo la difesa invece M. Z, che in città tutti conoscono come persona educata e gentile, non avrebbe commesso alcun reato, ma avrebbe semplicemente ripreso una ciclista indisciplinata che per questo motivo si è risentita. La richiesta di assoluzione è stata accolta dal giudice che ha assolto M. Z. per insussistenza del fatto. 

La Guida - testata d’informazione in Cuneo e provincia

Direttore responsabile Ezio Bernardi / Editrice LGEditoriale s.r.l. / Concessionaria per la pubblicità Media L.G. s.r.l.

Sede legale: via Antonio Bono, 5 - 12100 Cuneo / 0171 447111 / info@laguida.it / C.F. e P.IVA: 03505070049
Aut. Tribunale di Cuneo del 31-05-1948 n.12. Iscrizione ROC n. 23765 del 26-08-2013

La Guida percepisce i contributi pubblici all’editoria previsti dalle leggi nazionali e regionali.
La Guida, tramite la Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Privacy Policy Amministrazione trasparente