Cortemilia – Ultimi giorni, la mostra è aperta fino a domenica 18 ottobre, per vedere una bella esposizione di arte contemporanea nel giardino e negli androni di Palazzo Rabino un’elegante struttura settecentesca proprio nel centro storico di Cortemilia, nel cuore dell’Alta Langa. 17 artisti espongono alcune delle loro opere nel progetto “Forme e Colori” , una rassegna d’arte giunta lal sua settima edizione cirata da Andrea Vero e Ausilia Battaglia che da Bossolasco si è trasferita quest’anno a Cortemilia e che ha come scopo quello di valorizzare con l’arte le dimore signorili chiuse al pubblico, riportandole a una nuova vita. La mostra che fa parte del progetto Macàl, acronimo di Mostre d’Arte Contemporanea in Alta Langa, partendo dalla bellezza arcaica dei territori collinari di Alta Langa vuole arricchiere il paesaggio con preziose ed eleganti opere d’arte contemporanea appositamente selezionate per attuare un dialogo tra passato e presente, tra tradizione e modernità.
Espongono, rigorosamente in ordine alfabetico, Corrado Alderucci, Mirko Andreoli, Roberto Andreoli, Giovanni Borgarello, Roberto Bruno, Enrico Challier, Gian Carlo Ferraris, Gianfranco Galizio, Elio Garis, Oscar Giachino, Gabriele Girardi, Tanchi Michelotti, Vanni Penone, Brenno Pesci, Fabrizio Riccardi, Raffaele Russo e Sergio Unia. I diciassette artisti espongono un diverso numero di opere per un totale di 160 opere in un ambiente che lo rappresenti e che ne sottolinei le qualità. “Scultori, pittori e un incisore che propongono le sfaccettature del nostro mondo che pone sempre maggiori interrogativi” chiude la sua presentazione il critico d’arte Gian Giorgio Massara.
Così a Palazzo Rabino si pososno scoprire le tele sabbiate di Corrado Alderucci, le matite e foglia oro di Mirki Andreoli, uno dei giovani più talentuosi e originali del panorama provinciale, gli acquerelli del padre il maestro Roberto Andreoli, i quadri di Gian Carlo Ferraris, gli acrilici della notte di Gianfranco Galizio, le inccisioni acquafirte e acquatinta di Oscar Giachino, gli oli su tavola di Gabriel Girardi, e quelli delle dame in vestiti d’epoca di Fabrizio Riccardi, le inconfondibili tavole di cromie con cavallo e cavalieri di Tanchi Michelotti. E poi le sculture: le composizioni in catene di acciaio di Giovanni Borgarello, gli assemblaggi da rifiuti industriali di Roberto Bruno, le allungate sculture femminili in legno di Enrico Challier, le sculture giganti in resina, marmo o refrattario di Elio Garis, le sculture di Vanni Penone, le terre rosse del ceramista di Castellamonte Brenno Pesci, i marmi leggiadri di Raffaaele Russi, e i bronzi femminili straordinari di Sergio Unia.
Sabato e domenica ore 10,30/12,30 e 14,30/18,30.