A dieci anni dall'entrata in vigore, l'Eurostat ha sondato la conoscenza della Carta dei diritti fondamentali dei cittadini europei
di Franco Chittolina -
4 ottobre 2020
Fine 2009, con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, ha acquisito valore vincolante la “Carta dei diritti fondamentali dei cittadini europei”. A dieci anni di distanza Eurostat, l’Ufficio statistico UE, ha sondato i cittadini europei per misurare la loro conoscenza di questi diritti.
Per una volta gli italiani sono quasi primi in classifica, preceduti soltanto dai cittadini austriaci, tutti gli altri dietro. Rispetto a una media europea dell’83% di cittadini informati, l’Italia può esibire un sorprendente 89%, ad appena un punto dall’Austria. Nelle ultime posizioni gran parte dei Paesi entrati nell’UE nello scorso decennio, ancora in corso di apprendistato. Resta da sapere se tutti, italiani compresi, hanno capito che i diritti generano doveri e che gli uni non vanno senza gli altri.