Cuneo – Padre Renato Chiera si definisce un prete di strada, nelle periferie del mondo a fianco di chi “non è amato da nessuno”. Dal 1978 nelle favelas del Brasile, il missionario italiano ha fondato nel 1986 la “Casa do Menor”. Da qualche mese padre Renato ha deciso di far parte al mercoledì sera dell’Unità di strada che fa visita alle persone senza fissa dimora della città di Cuneo, al Movicentro e dintorni. In un’intervista esclusiva racconta la sua esperienza a La Guida.
“Sono giovani come tutti. Non hanno sacchi a pelo per dormire, qualcuno si sdraia su un cartone, hanno pochi vestiti e anche perché non sanno dove custodirli. Mi viene in mente la parabola evangelica e mi sembra che i loro “datori di lavoro”, forse cattolici, non si preoccupino di cosa mangeranno e dove dormiranno”.
Su La Guida in edicola giovedì 1° ottobre.