Cuneo – C’è anche un cuneese nella nuova commissione del Consiglio d’Europea per il contrasto allo hate speech, ovvero il contrasto ai “discorsi d’odio” o “espressioni d’odio” o “linguaggio d’odio”. Si tratta di Federico Faloppa, 48 anni, cuneese, autore di diversi libri sul linguaggio, docente all’University of Reading in Gran Bretagna, dove insegna Storia della lingua italiana e Sociolinguistica, ospite fisso di Scrittorincittà. Da anni si dedica allo studio degli stereotipi etnici e alla costruzione linguistica della “diversità” e collabora con Ong, associazioni, cooperative, scuole sui temi dell’intercultura e della comunicazione interculturale.
La Commissione inizierà i suoi lavori fra pochi giorni ed è costituita da 16 esperti europei: dieci nominati da altrettanti governi dei paesi membri dell’Unione; sei indipendenti nominati dall’Ufficio dal Segretariato generale del Consiglio, e Faloppa è uno di questi. Nei prossimi 16 mesi la Commissione è chiamata a redigere le nuove raccomandazioni per il Consiglio d’Europa, nel tentativo di affrontare i discorsi d’odio nel contesto dei diritti umani.
Lo “hate speach” è una specifica forma di violenza e discriminazione che si estrinseca non attraverso azioni ma mediante particolari modalità di manifestazione del pensiero attraverso il linguaggio. Diffuse e reiterate attraverso Internet, queste forme espressive hanno l’effetto di alimentare i pregiudizi, consolidare gli stereotipi e rafforzare l’ostilità di taluni gruppi di persone, solitamente in maggioranza o in posizione di dominanza in un determinato contesto sociale, nei confronti di altri gruppi con diverse caratteristiche.
“Sarà una bella, importante sfida – dice Federico Faloppa – che spero ci darà strumenti nuovi ed aggiornati per conoscere e contrastare meglio il fenomeno, e per ribadire che i diritti o sono per tutti, o non sono”.