Limone Piemonte – Con l’accusa di violenza privata, il tribunale di Cuneo ha condannato S.T., un impresario edile di Limone Piemonte, perchè aveva collocato dei blocchi di cemento che impedivano l’accesso al cantiere di proprietà di un’altra ditta. L’uomo rivendicava come sue alcune aree che in realtà erano ricomprese nel cantiere e che lui usava come rimessa per i propri mezzi e quando nel settembre del 2017 la ditta appaltatrice, per iniziare i propri lavori di costruzione di un cancello, si apprestò a rimuovere quei blocchi, l’uomo si rivolse al figlio della titolare della ditta dicendogli di interrompere il lavori altrimenti qualcuno si sarebbe fatto male. In udienza l’impresario ha spiegato che non intendeva minacciare nessuno, ma era solo preoccupato che qualcuno si facesse male spostando i blocchi. La difesa dell’uomo nel chiedere l’assoluzione, o quantomento la derubricazione del reato in esercizio arbitrario delle proprie ragioni, ha ribadito che l’uomo era consapevole che quei terreni non erano di sua proprietà, ma che rivendicava un diritto di passaggio. Il giudice, accogliendo la richiesta dell’accusa, ha condannato l’uomo a 6 mesi di reclusione e al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 1500 euro alla parte civile.