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Lunedì 23 dicembre 2024

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“Una truffa che getta discredito sulle tante cooperative sociali che operano nell’interesse del territorio”

Il presidente di Confcooperative Cuneo, Alessandro Durando, interviene in merito alla notizia sulla truffa sull'accoglienza migranti da parte di tre cooperative nel cuneese

La Guida - “Una truffa che getta discredito sulle tante cooperative sociali che operano nell’interesse del territorio”

Cuneo – Il presidente di Confcooperative Cuneo, Alessandro Durando, interviene in merito all’operazione della Guardia di Finanza di Cuneo che ha portato alla denuncia per truffa e sfruttamento del lavoro di tre cooperative che operano nel cebano e nell’albese.

“Come presidente di Confcooperative esprimo il mio plauso alle Fiamme Gialle e alla Procura di Cuneo per avere accertato un sistema illecito di gestione dell’integrazione dei migranti  nella Granda, una truffa gravissima che oltre a determinare un danno allo Stato butta discredito su un sistema quello delle cooperative sociali che a livello provinciale  sono impegnate ad operare nell’interesse del territorio”.

“Si tratta di cooperative non aderenti alla nostra organizzazione. Se lo fossero state avremmo proceduto  ad una immediata espulsione. Lo evidenzio per mettere in luce lo sforzo del nostro sistema per operare al meglio. La logica per quanto faticosa deve essere preventiva. Confcooperative Cuneo in questi anni sui servizi per i migranti ha sostenuto operazioni di sistema all’interno del mondo cooperativo.  Le nostre associate attraverso l’esperienza del raggruppamento di imprese “Rifugiati inrete” ha avviato da anni una progettualità sull’integrazione all’insegna dell’accoglienza diffusa, della trasparenza economica, del rapporto collaborativo con gli enti locali. Il tutto, infatti, ha portato alla costituzione di uno unico Sprar, oggi Siproimi, ovvero di un unico progetto a livello provinciale, guidato dal Comune di Cuneo, che rappresenta una operazione virtuosa che sta portando non pochi frutti nell’integrazione  dei migranti inseriti.  Un percorso che ha due risvolti da valorizzare, uno sulle persone migranti, ma soprattutto un secondo, altrettanto importante,  lo si ha  sul lavoro di sinergia tra i differenti attori locali determinante per creare quel welfare generativo più che mai necessario per rafforzare la coesione sociale delle nostre comunità”.

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