Fossano – “Avevo avvisato il collega di non far entrare quei due clienti che si rifiutavano di parcheggiare correttamente l’auto fuori dal locale e poi perché avevano un atteggiamento arrogante”. La serata al Ballalinda di Fossano avrebbe potuto concludersi così per P. K. e H. R. 27enni residenti a Fossano, e invece la nottata per i due si è chiusa con una denuncia per rapina e lesioni. Oggi (mercoledì 16 settembre) in tribunale hanno deposto i due addetti alla sicurezza che la notte del 1° luglio 2018 si trovarono a fronteggiare i due ragazzi all’ingresso del locale. I due avrebbero parcheggiato male l’auto fuori dalla discoteca e alla richiesta dell’addetto alla sicurezza che controlla l’ingresso esterno, avrebbero risposto sgarbatamente. L’uomo quindi avvisò il collega che controllava il cortile interno, di non farli entrare. I due tornarono quindi indietro e qui avrebbero insultato e minacciato il primo buttafuori dicendogli che sarebbero tornati per fargli vedere con chi aveva a che fare. “Vedevo che cercavano qualcosa a terra – ha riferito in aula l’uomo – e da dietro la siepe vicino all’entrata mi vennero gettate addosso due bottiglie. Mi affacciai dal cancello e vidi che scappavano in auto”. Avrebbe potuto finire qui la cosa, ma i due furono di parola e tornarono poco dopo in auto. Intanto all’ingresso si erano ritrovati i due buttafuori con il proprietario del locale. Scesero dall’auto e uno dei due con una mazza da baseball colpì al polso il primo buttafuori. “Il mio collega riuscì a tenerlo fermo e io gli tolsi la mazza dalle mani, ma intanto sentii l’altro che mi afferrava da dietro e mi metteva la mano in tasca. Mi accorsi dopo che mi aveva sfilato il cellulare nella cui custodia c’erano anche 200 euro e documenti d’identità”. Per il polso rotto venne fatta una prognosi di 30 giorni. Grazie alla foto della targa dell’auto, scattata dal titolare del locale, venne subito identificato e portato in caserma uno dei due ragazzi, che fu anche riconosciuto dai due addetti alla sicurezza. L’altro ragazzo venne invece identificato in foto. L’udienza è stata aggiornata al 23 settembre per ascoltare altri due testi dell’accusa e i primi tre testi della difesa.