In attesa del tanto sospirato vaccino contro il coronavirus, l’Ufficio statistico dell’Unione Europea, Eurostat, ha pubblicato ieri i dati 2019 relativi alle percentuali di vaccinazioni contro l’influenza nei 27 Stati membri.
Prendendo in considerazione i cittadini europei di età superiore ai 65 anni, la percentuale si attesta sul 41,4%, con differenze significative fra i vari Stati membri. Si parte infatti da un tasso del 68,5% in Irlanda, a un 52,7 % in Italia, da un 34,8% in Germania fino al 7,7% in Lettonia.
Differenze giustificate da vari fattori, che vanno dalla disponibilità e dall’accesso finanziario ai vaccini fino alla cultura e al grado di fiducia dei cittadini nei vaccini stessi.
Quale sarà allora il comportamento degli europei, in fatto di vaccini, di fronte ad un virus così resistente e che chiaramente non conosce frontiere?