Che il pianeta non goda di ottima salute, lo sappiamo tutti. La pandemia di Covid 19, oltre a tutte le conseguenze economiche e sociali che porta con sé, fa riflettere anche sul rapporto esistente fra degrado della natura e apparizione di virus e malattie.
Il recente rapporto “Pianeta vivente” del World Wildlife Fund (WWF), pubblicato il 10 settembre, mette in evidenza questo rapporto attraverso uno studio approfondito sullo stato della biodiversità. I risultati sono inquietanti: le popolazioni di mammiferi, di uccelli, di anfibi, di rettili e di pesci sono diminuite del 68% fra il 1970 e il 2016. In causa i metodi di produzione delle derrate alimentari, dell’energia e delle merci che distruggono i biotopi di molte speci.
Un ennesimo campanello d’allarme per l’ambiente, che ricorda quanto urgente sia l’attuazione del Patto Verde per l’Europa presentato recentemente dalla Commissione europea.
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