Cuneo – All’inizio della scuola lunedì 14 settembre in provincia di Cuneo è probabile che mancheranno un quarto dei docenti, oltre 2.000 insegnanti. Sono i precari nominati per supplenze annuali su un totale di oltre 8.500 necessari per far ripartire la scuola. Le nomine dovevano essere effettuate questa settimana, ma tutto si è fermato, inoltre si respira un clima incandescente tra le organizzazioni sindacali e l’Ufficio scolastico provinciale diretto da Maria Teresa Furci dopo la riunione di ieri conclusa alle 23. Le operazioni di nomina che dovevano iniziare oggi, giovedì 10 settembre, a quattro giorni dall’inizio della scuola, sono ancora ferme e se non si troverà una soluzione, che dovrà essere più un miracolo – secondo fonti sindacali -, tra sindacati e Ufficio scolastico lo stallo potrebbe far saltare le nomine. I sindacati hanno indetto per oggi pomeriggio alle 14 una assemblea sindacale in diretta su Youtube in cui spiegheranno come sono andate le operazioni e i problemi per redigere le graduatorie provinciali supplenze che al momento non ci sono e nemmeno l’elenco delle classi effettive per ogni istituto scolastico.
Ad oggi, dice Claudia Zanella della Cisl Cuneo, “le nuove graduatorie per così dire definitive non sono state ancora pubblicate. C’è enorme ansia nei docenti che attendono di sapere se le correzioni sono state effettuate. Il rischio che tutto ciò scateni un contenzioso molto consistente e diffuso, con inevitabili ripercussioni sulle operazioni di nomina dei supplenti, è altissimo. La ricaduta che si teme è sulle scuole che da un lato non disporranno immediatamente del personale, dall’altro, essendo i dirigenti scolastici i soggetti a cui è demandata la verifica dei titoli degli aspiranti all’atto di stipula del contratto, dovranno affrontare ridetermine dei punteggi, depennamenti ricorsi e rifacimenti delle nomine ad attività avviate. Sappiamo inoltre che le nomine avverranno a distanza attraverso una procedura informatizzata: i docenti dovranno compilare ed inoltrare un form per esprimere le preferenze e partecipare alle procedure di individuazione”.
Sul versante del personale docente si respira ansia e disorientamento: “Il personale docente – conclude Zanella – è disorientato sia a causa della procedura ‘sconosciuta’ che dovrà affrontare sia per l’assenza di informazioni. Ricordo che ad oggi non c’è ancora il numero di posti disponibili. L’attesa comincia ad essere lunga, il countdown per l’inizio delle attività didattiche è partito. Lunedì al suono della campanella chi accoglierà i nostri ragazzi?”