Cuneo – Carmelo Noto lascia i Blu Brothers, leader da quasi vent’anni della tifoseria del volley maschile di Cuneo nata nel 1989. Lo ha comunicato sui social la tifoseria sulla sua pagina ufficiale. Insieme a Fabrizio Sanbiagio, Osvaldo Caula e Maurizio Lopatriello dal 2003 avevano fatto ripartire il tifo dopo la diffida di Mario Plassio. I quattro hanno hanno gestito tutto il periodo dello scudetto e l’organizzazione del tifo in casa e soprattutto nelle trasferte di tutta Italia.
“È stato un susseguirsi di eventi che ha portato a questo avvicendamento – dice Carmelo Noto. Cuneo rimane sempre nel cuore. Ha fatto parte della mia vita e ha fatto parte del mio impegno. Il tifo continua. Andrò sempre al palazzetto, ma non più in prima linea. In questa bella esperienza ho condiviso lacrime, gioie, amicizie e tante persone conosciute. Arrivi a un certo punto della vita che hai altri interessi e l’avvicendamento è quasi naturale. Se prendi l’impegno di sostenere la squadra ci vuole tanto lavoro, le trasferte da organizzare e da fare. Mi ero promesso che quando Cuneo sarebbe tornata a livelli accettabili avrei fatto il passaggio. Quest’anno c’è una squadra forte e la società è seria, il mio debito morale è estinto, ora posso sedermi dove voglio al palazzetto e ci tornerò sempre. Ora ci sono ragazzi giovani che voglio continuare a sostenere i ragazzi girando in tutta Italia e se avranno bisogno dei nostri consigli, noi ci saremo. La storia continua”.
Il grazie all’ormai ex-leader dei bianco-blu arriva dalla pagina ufficiale della tifoseria: “Nei giorni scorsi Carmelo Noto, nostro leader da quasi vent’anni, ha manifestato l’intenzione di lasciare la carica di presidente dei Blu Brothers. Insieme a lui anche Biagio (Fabrizio Sanbiagio, ndr.) e Baldo (Osvaldo Caula, ndr.), colonne portanti della curva e tifosi storici, lasciano il direttivo. Da alcuni giorni stiamo cercando le parole più adatte per questo annuncio, senza ottenere granché. Impossibile condensare in poche parole tutto quello che vorremmo dire a Carmelo, Biagio e Baldo, per ringraziarli di tutto quello che hanno fatto in trent’anni di militanza, su e giù per l’Italia e l’Europa per difendere e sostenere i nostri colori, e di tutto quello che ci hanno insegnato. Abbiamo condiviso gioie (poche) e (tanti) dolori ed è difficile pensare che da ora in avanti dovremo ‘cavarcela da soli’. Grazie di tutto”.