Ci vorrà ancora tempo per fare l’Europa del tele-lavoro e per trovare un equilibrio tra tempo di vita e tempo di lavoro
di Franco Chittolina -
Martedì 25 agosto 2020
Lo si chiama in molti modi: tele-lavoro, lavoro da remoto, lavoro agile, per gli anglofili “Smart working”. Chi lo ha provato abbrevia in “casa e ufficio” e non tutti mostrano entusiasmo.
Diversa la situazione del tele-lavoro in Europa nel 2019, prima del Covid-19: erano interessati il 37% dei lavoratori in Svezia e Olanda, il 27% nel Regno Unito, i 23% in Francia, il 12% inGermania, il 9% inSpagna e solo il 5% in Italia.
A sentire le reazioni nel dopo-Covid le cose potrebbero cambiare: sembrano apprezzare l’esperienza l’82% degli svedesi, il 71% dei tedeschi, ma solo il 65% degli italiani.
Ci vorrà ancora tempo per fare l’Europa del tele-lavoro. E per trovare un equilibrio tra tempo di vita e tempo di lavoro e per negoziare nuove regole a difesa dei lavoratori.