Cuneo – Nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 agosto è deceduto Franco Bagnis, ex professore del liceo scientifico e giornalista. Fra due giorni, il 26 agosto, avrebbe compiuto 77 anni; era ospite della casa di riposo “Casa Don Dalmasso” a Bernezzo, dove è stata allestita la camera ardente. Cervaschese, era molto conosciuto nel cuneese e nel caragliese, sia per il lavoro di insegnante (filosofia e storia, fino al 2006, anno della pensione), sia per il lungo impegno come giornalista, in particolare con lo storico settimanale cuneese “La Masca”, di cui fu direttore per 25 anni; fu anima anche del periodico “Il Caragliese”.
Il padre Lorenzo, geometra, fu sindaco di Cervasca, eletto nell’immediato dopoguerra. Franco Bagnis si laureò in filosofia e oltre a Cuneo insegnò in licei di Torino, Bra, Fossano, Saluzzo e Busca. “A scuola insegnavo filosofia e storia – scrisse in una testimonianza sul giornalino della casa di riposo bernezzese -, il filosofo preferito è Kant, perché mi ha consentito di penetrare la conoscenza della realtà umana ed esistenziale. Seguono il maestro di tutti Aristotele, Nietzche perché da lui ho assorbito la filosofia asiatica. Norberto Bobbio mi aveva preso in simpatia, voleva mandarmi alla Sorbona di Parigi”.
Forte la sua passione politica, fu anche consigliere comunale a Cuneo: “Come interessi avevo la politica, ho fatto parte del comitato nazionale del Psi, andavo spesso a Roma, mi considero un seguace di Giolitti. Ero patito per lo sci e le scalate in montagna, in particolare le pareti. L’impresa più difficile è stata la parete nord del Monviso, realizzata con Sergio Chiamparino, ex presidente della Regione. Ricordo che abbiamo dormito appesi alla parete attaccati a sei chiodi”.
Al suo fianco, compagna di vita fino al decesso nel 2018, Adriana Mocellini, maestra d’asilo e poi titolare di “Muzak Dischi” a Cuneo; lascia il figlio Lorenzo, laureato in Agraria.