Cuneo – Da lunedì 17 agosto a lunedì 7 settembre è in vigore l’ordinanza del ministero della Salute che sospende “le attività del ballo” in discoteche e locali assimilati. Un’ulteriore misura per gestire l’emergenza epidemiologica da covid-19 in relazione agli assembramenti creati dalla “movida notturna” è quella dell’obbligo di indossare la mascherina, dalle 18 alle 6, “anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi o locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale”. Nel mirino, quindi, anche turisti e avventori di ristoranti e locali serali, ma ovviamente le disposizioni valgono generalmente per tutti e in tutti i luoghi, anche all’aperto, dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza o dove possono formarsi capannelli occasionali di persone, come piazze, parchi o all’esterno di locali affollati. Non sono concesse deroghe, perché le Regioni possono interpretare l’ordinanza solamente in maniera più restrittiva. Per i trasgressori è prevista la sanzione di 400 euro. Per quanto riguarda i controlli, il capo di Gabinetto del ministro dell’Interno, Bruno Frattasi, ha invitato con una circolare i prefetti a convocare i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica per attuare le idonee iniziative di vigilanza con il coinvolgimento di sindaci e polizie locali.
Sull’uso delle mascherine, in Piemonte poco cambia, perché già nell’ordinanza firmata dal presidente Alberto Cirio lo scorso 10 agosto e valida dall’11 agosto al 7 settembre, è previsto l’obbligo di “utilizzare idonee protezioni delle vie respiratorie…in tutti i luoghi e le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza”, oltre al divieto di “ogni forma di assembramento in luoghi pubblici o privati”, senza distinzioni di orario. Resta fermo, sempre e comunque, l’obbligo di indossare la mascherina “nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, in tutte le aree pertinenziali al chiuso e all’aperto dei centri commerciali e delle grandi superfici di vendita”.