Lo dice già il titolo: il breve romanzo di Franca Biglino è intessuto di voci, un coro che unisce melodie diverse perché nasce da persone ognuna col proprio carattere, vissute in una famiglia, quella di Nota e Viquet, nei primi decenni del secolo scorso.
L’”arsoun” è il suono che si ripete, ma, scrive l’autrice, tradurre è impoverire il significato, perché la parola si porta dietro relazioni e attenzioni, solidarietà e sicurezze. Una voce familiare che viene da lontano, rassicura e rende presente qualcuno pur nella sua lontananza.
È singolare la struttura che sceglie Franca Biglino per raccontare. Apre con un episodio forte che dice tutto di Maria, donna forte, decisa, capace di sfidare il caso avverso senza per questo essere irresponsabile. Il lettore già sa con chi avrà a che fare e dove arriverà la narrazione. Adesso si tratta di fondare questo atteggiamento, di cercare quei valori che sostengono le scelte della donna.
Nessuna retorica, anzi il linguaggio è quasi colloquiale, ricco di inserti in dialetto perché, una volta di più, le parole diventano strumento per conoscere il mondo di Maria. Così la narrazione scivola nel passato per descrivere questo gruppo di famiglia in una piccola valle laterale, quella di Rittana, dove l’accoglienza è valore fondante e anche Panada “aveva il giaciglio sempre pronto” e la piccola Lisa, destinata a diventare orfana, trova ospitalità la notte di Natale, una “Gesù Bambina”.
Un mondo in cui la fede semplice si traduce in gesti concreti che definiscono le priorità. Nota, prima accende la candela alla Vergine per ringraziare, poi lava la piccola Maria ritrovata illesa tra le mucche. Una successione di gesti razionalmente incomprensibile se non scandalosa, eppure indizio di un modo di vedere la vita.
Per questo la personale Resistenza di Maria e della sua famiglia sfugge a gesti eclatanti. Si colora di accoglienza, di disponibilità ad aiutare fino a diventare staffetta partigiana, scelta vissuta nella propria semplice interiorità.
L’arsoun
di Franca Biglino
Primalpe
120 pagine
15 euro