C’è un forte senso della diversità, del contrasto nella favola scritta da Giampiero Viale, illustrata da Valeria Vagliano e stampata grazie alla disponibilità della ditta Merlo Spa. Un contrasto che si esprime nelle nette contrapposizioni caldo/freddo, nero/bianco, deserto di ghiaccio/deserto di sabbia. Eppure il testo non si aggroviglia mai nella semplice opposizione, semmai consapevolmente sfocia nella curiosità, quell’atteggiamento positivo che muove alla conoscenza, a relazionarsi per scoprirsi.
Se la piccola tribù africana, dove approdano dopo un lungo viaggio Sel e Mil, rispettivamente foca e orso polare, non ha mai visto animali di questo genere, anche i due amici guardano tutto e tutti con occhi stupefatti: “come sono neri”, “come sono strani questi pesci”.
È su questo terreno impervio che nasce l’amicizia, sottolineando la diversità come un di più da accettare e valorizzare.
Allo stesso modo l’Africa che fa da sfondo sembra un paradiso di serenità e di ordine. I problemi sociali, politici o economici sono accantonati, neppure accennati.
Ma per evitare errori di valutazione e frettolosi giudizi, è necessario tenere presente lo spirito di questa favola, che fin dall’inizio gli stessi autori chiariscono: “offrire un’interpretazione allegra della vita vissuta insieme con il reciproco dono dell’amicizia e dell’amore. In un mondo in cui domina l’egoismo e la ricerca del potere personale i nostri compagni esprimono l’antitesi di questa tendenza”.
L’ambiente è fantasioso solo nella misura in cui non è conosciuto, cioè proprio l’esperienza vissuta dalla maggior parte dei lettori grandi e piccini. Allora l’Africa si presenta rigogliosa in natura e umanità, in splendore e semplicità, in voci e silenzi che rimandano al mistero stesso che racchiude.
Appare quasi come il contraltare del Polo Nord da dove vengono Sel e Mil, dove “è tutto, e sempre, bianco” e il sole faticosamente fa capolino per scomparire troppo presto per molti mesi.
Gli autori guidano dunque i piccoli lettori (e non solo loro) alla scoperta di questo viaggio di rigenerazione suggerendo a ogni pagina quella morale che alla fine suggella il ritorno di Sel e Mil a casa propria: perché il viaggio prevede anche il ritorno più ricchi di prima con il ricordo di persone, di incontri, di amicizie.
Sel e Mil alla scoperta dell’Africa
di Giampiero Viale