“Oggi, novant’anni fa,…” cominciano così tutti i giorni che scandiscono i “diari del dirigibile Italia” redatti da Pino Biagi, nipote del radiotelegrafista che fece parte della tragica spedizione di Umberto Nobile nell’artico nel 1928. È uno scarto temporale che la formula scavalca rendendo drammaticamente presenti i fatti ricostruiti attraverso le testimonianze dirette di chi partecipò a tutte le operazioni di salvataggio.
Gerardo Unia qualche anno fa raccontò la sfortunata spedizione nel libro “La Tenda Rossa” che ora riprende e arricchisce grazie all’apporto di nuovi documenti messi a disposizione da Pino Biagi.
In questo raccontare che si attiene ai fatti, lontano dal rischio del trionfalismo anche quando la missione artica poteva essere salutata all’insegna dello spirito nazionalistico che allora incombeva. Anzi nelle poche pagine dedicate alle reazioni dell’opinione pubblica sembra prevalere una partecipazione corale non solo dell’Italia, uno spirito d’avventura che sfiora talvolta l’ingenuità, come le motivazioni alle richieste di far parte dell’equipaggio. E i fatti raccontano del lungo cammino di avvicinamento alla base di partenza che porta i dirigibile ad attraversare i cieli di mezza Europa. Poi il 23 maggio la partenza verso il Polo che viene raggiunto poco dopo la mezzanotte del 24. Letteralmente in capo la mondo si svolge una piccola cerimonia prima di riprendere la strada del ritorno. Ed è il giorno successivo che avviene la tragedia a causa delle proibitive condizioni atmosferiche. Uno schianto che getta sul “pack infernale” parte dell’equipaggio, mentre altri rimangono intrappolati nella struttura del dirigibile che rialzandosi si perde nella nebbia. Cominciano così interminabili giorni in cui Giuseppe Biagi, il radiotelegrafista che ha salvato miracolosamente una piccola radio, tenta di mettersi in contatto con il resto del mondo.
Le operazioni di salvataggio coinvolgono tutto il mondo non senza un certo velato spirito di prestigio per le singole nazioni anche per un’enorme attenzione mediatica che avvolge quei tentativi. Forse anche per questo è triste il ritorno in patria dove gli ufficiali della spedizione sono attesi da una commissione di inchiesta e molte polemiche.
Il libro di Biagi e Unia riporta stralci di documenti e testimonianze intorno a questa vicenda, ma completa la ricostruzione anche con tutto il lavoro che Pino Biagi ha dedicato a rimettere insieme persone e ricordi tasselli di un mosaico storico.
Ritorno al Polo Nord
di Giuseppe Biagi jr e Gerardo Unia
Nerosubianco
26 euro
